agosto, 2014

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Pubblicato da: | Pubblicato il: 12 agosto 2014

Perchè Belpiano.it?

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Foto Ricordo di Belpiano/porcile anni ’40

1-IMG_5294 il nostro Monte Cucco

Questo sito nasce per volontà mia e di Mario, mio marito, viviamo, io da sempre, qui a Belpiano, piccolo bel paese del nostro ricco entroterra ligure. Paese che fa parte del Comune di Borzonasca i cui nuclei abitati sono molto sparsi e che indicativamente fino agli anni ’50 del secolo scorso si chiamava Porcile. Amiamo vivere qui e trasmettere a Voi le nostre notizie su Belpiano, sul nostro territorio anche comunale,  su ciò che può interessare al di fuori dei nostri confini. Speriamo sia apprezzato questo nostro lavoro e sforzo, seppure possa sembrare limitato. E’ un inizio, sarà implementato anche da tutti coloro che vorranno collaborare in forma attiva con noi per migliorarlo e renderlo sempre più completo ed utile per tutti. Può essere anzi l’inizio per approfondire ricerche ed aiutare noi stessi a conoscerlo meglio, apprezzarlo e scoprirne insieme tanti altri aspetti, angoli, curiosità, storia, foto del nostro passato ecc………guardando con fiducia insieme al nostro futuro.

Belpiano – Porcile -le Castagne – Il Castagno – L’Erbu du Pan – Il Mulino

Appunti di Duilio Citi:

Dopo una breve premessa sul perchè la gente lo chiama l’erbu, sul ciclo di lavorazione dalla pianta alla farina, sul fatto che Belpiano prima era Porcile e che di solito questi toponimi indicano castagneti dove venivano fatti pascolare i maiali (da lì i funghi porcini che prendono il nome dai porci che li mangiavano), ed altre amenità, indicherei i documenti che testimoniano la storia più che millenaria della coltivazione del castagno nelle nostre zone. La storia del territorio per quel che riguarda la coltivazione del castagno: dai documenti più antichi a quelli più recenti.

Esempio: nella donazione fatta da Carlo Magno al monastero di Bobbio, nel 774,  si parla di un grande castagneto a Caregli.  Oppure, in un altro doc. di Bobbio, dell’ 862 c’è scritto: “In Comorga e Scaona (…) castaneis modia XX (…) etc.” che vuol dire che da Carasco venivano mandati al monastero circa 175 litri di castagne secche all’anno. “in Carelio e Cerredo (…) castaneis modium I, (…) castaneis modia III” che vuol dire che dal territorio di Caregli e di Mezzanego venivano mandati al monastero 35 litri di castagne all’anno. Le località citate sono tante………………..
Pubblicato da: | Pubblicato il: 12 agosto 2014

Il Tema del Presepe al mulino monumentale di Ra Pria –

Come è nato e come è stretto il legame tra il  Presepe, il lavoro e la vita dell’uomo.

Tema del Primo Presepe 2013

ACQUA E FARINA NELLA VITA DELL’UOMO”

A CURA DI FRANCESCA MARINI – esperta di storia del territorio

Il mulino di Belpiano si erge ad esempio di un corretto rapporto tra uomo e territorio. L’antica torre in pietra, con un unico camino centrale, angolato verso il fondo raccoglie e convoglia l’acqua guidandola al servizio del lavoro umano.

La turbina, ruotando, mette in moto la macina nella casa del mulino.

I chicchi  di grano scendono nella tramoggia e si trasformano in farina.

Il lavoro incessante del mugnaio segue il ritmo delle stagioni e del tempo: castagne in autunno e grani in estate.

Non vi è fretta nella casa del mulino: l’acqua scende e aiuta l’uomo a ottenere quel bene prezioso per la vita e la società.

Tanti sacchi caricati sui muli, giunti lungo il sentiero o un unico sacchetto ritirato conoscendone il valore, stabiliscono e raccontano d’incontri, di dialoghi, di  rapporti tra individui consci della preziosità della vita e della costante ripetitività del gesto.

L’acqua, la farina e quindi il pane da spezzare come segno di condivisione.

Il tempo, lo spazio, la natura e i suoi ritmi come certezza di rinascere ogni anno nella speranza di un prospero raccolto, trasformato in farina.

Francesca Marini

presep2013PARTICOLARI DEL PRIMO PRESEPE 2013